19 giugno 2007,2:40 AM



qualche birra per sciogliere un po' le dita....e via.

qualche giorno passato in un contesto diverso dal solito, un workshop universitario che diventa un pretesto.un pretesto per evadere dalla condizione in cui mi sentivo
rintanato da diverso tempo. mi serviva un imput per smuovere le cose, ed eccomi tornato da un'esperienza breve ma intensa. niente di paragonabile con chi
e' quasi un anno che vive in un contesto che non e' il suo. ma lo spirito con cui ho deciso di affrontare la cosa sarebbe stato probabilmente lo stesso.
non e' iniziata bene, la mia insonnia era peggiorata la settimana scorsa, ma nonostante la notte prima di partire per questi 5 giorni da passare in quel
di santa margherita ligure non avessi dormito, ho deciso di affrontare le giornata per come mi si presentava, e pur essendo stata stremante, la sera non so
come ho avuto anche la forza di fare serata. per lo meno, quella sera a letto ci sono arrivato a pezzi, e la mia insonnia mi ha dato un po' di tregua.
adattarsi. questo era cio' che mi ero prefissato di fare. non penso di esserci riuscito completamente, per lo meno ci ho provato e di questo ne sono soddisfatto.
in camera in ostello con altre cinque persone, tutti e cinque dei personaggi, ognuno con un carattere diverso dall'altro e dal mio. nonostante la mia
stupida territorialita' e la mia irascibilita' per delle cazzate, che non mi permettono di avere nessun tipo di rapporto umano decente con chi condivido i miei
spazi, non si puo' fare a meno di apprezzare la compagnia di certi individui, di una positivita' invidiabile e con una voglia di divertirsi, di fare e di imparare
che mi stupisce sempre. l'aspetto prettamente riguardante il laboratorio ha incorporato alti e bassi, la produzione e' stata mediocre, e la colpa e' stata un po' di tutti,
all'interno del mio gruppo. poca integrazione, ma l'esperienza di aver lavorato insieme a persone molto diverse da me mi ha permesso di conoscermi meglio
e di capire come potessi reagire in una situazione insolita e a tratti frustrante. il mio bisogno di isolarmi si e' fatto vivo, ma in maniera tutto sommato contenuta.
so di non andare tanto a genio a qualcuno per questo, ma non ci posso fare niente, io ho bisogno di stare da solo, non sempre certo, ma sento la necessita'
di coltivare i miei spazi, fisici e mentali, senza per forza doverli condividere con qualcuno.ho cercato di integrarmi il piu' possibile nelle varie situazioni,
ma immancabilmente sentivo il bisogno di estraniarmi, nonostante la compagnia fosse gradevole e il contesto divertente.
e poi mi stupisco del fatto che la gente non sa come prendermi. ma su tutto questo ci ho fatto l'abitudine, e non sara' un workshop a cambiarmi.
c'e' scappata pure la storia di un paio di sere. e c'e' stata davvero dentro, nel contesto e tutto il resto. e come se per certi versi mi avesse ricaricato,
e permesso di staccarmi da quel filo con cui mi sentivo legato a una certa persona.
dopo questi giorni sono sempre piu' convinto che un atteggiamento positivo, in ogni situazione, non puo' che far bene. forse e' una questione di karma, o di caso, ma quando prendo le cose per come vengono, tutto si dimostra piu' facile, e piu' intenso.
 
posted by Al ¤ Permalink ¤


3 Comments:


  • At 5:29 AM, Anonymous Anonimo

    Questo post è il primo che leggo (tra i tuoi), che non ha l'atmosfera gotica solita a questo blog... sembra piuttosto un post da erasmus... c'è proprio tutto... esperienze alternative, caratteri a confronto con conseguente introspezione... ma questa volta il solo fatto che ti sei posto queste domande e hai fatto dell'autocritica costruttiva per la mia modesta opinione è un segno che sei sulla buona strada per cambiare... in meglio. Io quest'anno ho scoperto molte cose di me... molte paure e insicurezze sono crollate.. e adesso ripensando a quanto fossero stupide e inutili... ho messo su delle nuove basi per costruire un metodo introspettivo meno paranoico e depressivo...

    una volta il Gaspa mi ha detto... "Tu pensi troppo e male"... credo sia questo il nostro più grande problema...

    ... ma ci si migliora...

    P.S. Grande Metal, sforzati di stare con la gente, è solo questione di esercizio...

    Willy

     
  • At 10:52 AM, Anonymous Anonimo

    un post da erasmus, sottoscrivo. un tuo erasmus a Santa...leggendolo ritrovo molte frasi che ho scritto in uno dei miei ultimi post...quella capacità d adattamento che ritengo sempre piu indispensabile.

    il BuonVecchioGaspa

     
  • At 7:39 AM, Anonymous Anonimo

    Bella consapevolezza. In cose del genere, consapevolezza significa 80% della risoluzione del problema (che nemmeno è reale). Mancanza di aspettative totale verso un'esistenza imprevedibile e precaria è la chiave di tutto. Dopo non puoi fare a meno di essere felice. Anche se non vuoi.