17 ottobre 2006,7:08 AM

piccolo elogio immotivato sul te'.

nel prepararlo c'e' il piacere dell'attesa.
nel consumarlo c'e' calore. c'e' condivisione, anche quando sei solo.
il te' ti prende i pensieri e li caccia fuori, così ti confronti con gli spazi vuoti che rimangono.

il te' mi da sicurezza, e' il mio rito, il mio silenzio nel berlo e' la mia preghiera.
 
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,6:49 AM

sfondo una porta chiusa. aperta un tempo, socchiusa in seguito, sprangata fino a ieri.

l'incostanza, una virtu' difesa per troppo tempo con le mie unghie mangiucchiate, sta cercando di aggrapparsi con tutte le sue forze per rimanere.
posso avere paura di quello che trovero' piu' avanti, ma voglio provarci.
tra poco dovro' confrontarmi con delle mie insicurezze, affrontarle, vedremo.

non mi prometto niente.

voglio vedere le cose per come sono davvero.
ho sbagliato tante volte a interpretarle.
voglio fidarmi piu' degli altri che di me stesso.

venghino, si accettano opinioni/giudizi. e porte, qui.
 
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14 ottobre 2006,9:25 AM


brandelli di sensazioni che si accoppiano, si mischiano, arenandosi in un limbo. relitti pieni di sabbia che possono ormai solo suggerire, e non piu' trasportare.

sono un ricordo-mutilato del cazzo.

ogni cosa che ho vissuto non e' stata uguale a come la rivivo nella mia testa. il mio cervello si diverte a tirarmi scherzi. una caduta in bici fatta da piccolo e' andata diversamente da come la visualizzo. i visi a me familiari differiscono nella realta' da come li ricordo. la mia mente e' padrona di dare a fatti reali, concreti , vissuti davvero, la stessa consistenza eterea di un sogno. a questo punto ci si potrebbe fare la solita domanda: ma cosa e' reale, e cosa non lo e' ? ma non me la faccio, perche' farsi una domanda e darsi una risposta e' un po' come parlare da solo, e io non sono pazzo.

alcune cose le ricordo meglio di altre. i suoni, le voci, i luoghi, i profumi.

mi si e' inchiodato il computer mentre battevo questo post.
mentre ho riavviato, per dieci secondi buoni non sono riuscito a ricordare cosa stessi scrivendo.
 
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09 ottobre 2006,9:00 AM


pensavo a quanto stai bene da solo. tante persone non stanno bene da sole. cercano compagnia ad ogni costo, sono assordanti e richiamano la tua attenzione, non ce la fanno a starsene un po' tranquille con i loro pensieri. forse hanno paura di fare troppa chiarezza su quello che gli frulla in testa. a me piace la compagnia quando e ' condivisione, non quando si crea per riempire un silenzio.
quando devi chiarirti qualcosa, forse stare da soli aiuta. ma se vuoi conoscerti un po' meglio, lo puoi fare solo relazionandoti.

posso dire di conoscere parecchia gente, ma facendo un rapido calcolo, le persone che sono state davvero influenti nei miei primi vent'anni di vita si contano sulle dita di una mano.
in ogni caso, il tempo che ci passo insieme o ci ho passato insieme e' o e' stato molto minore del tempo che passo insieme a persone da cui posso davvero imparare qualcosa.
a testimonianza che vale sicuramente di piu' la qualita' che la quantita' .

piu' tempo passi lontano da una persona a cui vuoi davvero bene, e piu' il suo abbraccio ti sembrera' ripagare tutte le giornate trascorse senza di lei.
 
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07 ottobre 2006,8:05 AM
e' l'io che prende, e' l'io che da.
 
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,7:55 AM

e' bello essere apprezzati per come si e' realmente. puoi vivere di rendita.

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-" abbiamo un problema. "
-" mh."
-" sembra che l'altra cosa puo' essere risolta, ma e' spuntata questa roba, stamattina."
-" e io cosa dovrei farci, me lo volete dire?"
-" oh, nulla. a parte imbottirsi di sostanze chimiche dai nomi difficili, si intende."
-" beh... passera'."
-" e se non dovesse?"
-" vorra' dire che passeremo al piano b."
-" ma... signore, non esiste nessun piano b."
-" appunto."
 
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