23 maggio 2006,2:59 AM
venere antica, dalle sembianze d'una donna d'altri tempi. bellezza che ora vieni tra noi, trovando pochezza negli sguardi e movimenti inutili. la terra e' piccola per te, non puoi trovare bellezza e quiete in quest'angolo di tempo e di spazio. i pianeti sono una scenografia e non possono interagire con noi, o non vogliono, in fondo a loro non importa nulla di noi.
il loro menefreghismo e' giustificato dalla nostra pochezza, nessuno si preoccupa se una zanzara puo' sentire dolore, prima di essere schiacciata. la grandezza della nostra specie risiede nell'amore e nell'arte. lo hai sicuramente capito anche tu, ma ti guardi intorno e scopri come alcuni credano in valori che non si possono definire tali, ma che tali lo diventano grazie a noi che lo vogliamo. beh, sicuramente a te che fai parte di un' ideale, e in questo vivi e prosperi, a poco interessa il nostro destino, pieno di dubbi e rancori, incapaci di accettare la nostra caducita' , pieno di aspirazioni atte a un deificarci irraggiungibile.
 
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07 maggio 2006,12:30 PM

facciamoci fregare dal tempo. guardiamo chi ci sta davanti, e in lui vediamo la fretta che abbiamo.

smania paurosa di arrivare, di realizzarci, di scavalcare e sgomitare.
il rischio e' incappare in un ritmo che non ci appartiene. quando poi ci siamo dentro, la centrifuga gira in maniera troppo vorticosa, e uscirne sembra impossibile.
abbiamo cambiato l'ambiente per adattarlo a noi. l'evoluzione e' ferma. unica specie animale che in miliardi di anni nella storia della vita e' riuscita in simile impresa. completiamo l'opera cambiando noi stessi per adattarci ad un sistema, cioe' l'ambiente cambiato.

abbiamo creato un concetto assassino: il tempo. abbiamo creato un pretesto per costruire, sradicare, cambiare, ignorare.
 
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02 maggio 2006,10:07 AM

le sfumature di quello che non sembra cio' che e'.
il colore sbava su una pelle bagnata dalla menzogna, cola e cade.

chiunque puo' permettersi di essere cio' che non e', il prezzo da pagare e' un costante compromesso, una ricerca di una pelle che non ti appartiene, una maschera vuota e sfocata.

vaqui sono gli occhi adesso, la maschera e' stata posata, e riuscendo in ogni momento a ricordarti chi sei, puoi non indossarla piu'.

il pagliaccio ride perche' e' pagato, come la puttana, ma lei e' piu' vera. e' meno truccata. sotto il trucco del clown puo' esserci orrore e disperazione, ma tu non lo sai. un sorriso e' piu' grande se ben pagato.
 
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