30 settembre 2007,8:42 AM

non avevo un' harley o una triumph sotto sotto al culo, bensì un più modesto e meno arrogante scooterone giapponese. quello che ha fatto la differenza è stato il fatto che non potevo guidarlo, essendo di cilindrata superiore a quella che la mia patente b mi permette di guidare. me la sono rischiata comunque. era tanto che non mi muovevo su due ruote, e questo sabato sera ne ho avuto l'occasione. abituato ai miei spostamenti in macchina, è stata una gradita variante. la sensazione di libertà e di velocità che ti accompagna, il vento in faccia, tutta la retorica da motociclista insomma...me la sono goduta appieno. un sabato sera delirante, per certi versi assurdo, con della gente fuori da ogni schema. musica assordante sparata a volumi che ti rendono sordo per due giorni. tanta birra a poco prezzo. bicchieri spaccati nel fare un brindisi. e una moto per tornare a casa, soddisfatto.
 
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22 settembre 2007,5:20 AM
sono seduto all'ombra di un albero dalle foglie rosse. mi guardo intorno e non cè che silenzio, interrotto solo dal frusciare dei rami mossi da un vento che sembra portare echi da paesi lontani, troppo lontani perchè si possano decifrare. il mio sguardo si perde su una strada poco distante, un taglio nei campi che non sembra avere fine,la vedo entrare in una nuvola bassa all'orizzonte, quasi a volersi staccare da terra per rincorrere traiettorie nell'azzurro. appoggiata al tronco oltre a me c'è una chitarra, che riposa silenziosa in attesa che qualcuno la suoni. non sarò io, non adesso, non oggi forse. mi basta la melodia del polline sospeso che danza al ritmo di una musica che non posso sentire. non vorrei disturbare questo ballo silenzioso. così resto a guardare. passa un contandino dall'aria stanca, la sua giornata è fatta di sudore fin da quando si alza, all'ora in cui io vado a dormire, quando le stelle iniziano a spirare a poco a poco e il giorno si mangia piano piano tutte quelle piccole luci, astri lontani ignari di tutto. l'uomo non mi vede, prosegue dritto, con il largo cappello calato sugli occhi segnati dalle rughe piene di terra. lo vedo sparire in una nuvola. un insetto mi si posa sulla mano, lo sto a guardare per un pò, ma poi lo scaccio via con un gesto, anche se fastidio non ne dava. i rami continuano a ondeggiare, salutando
come braccia al rallentatore l'insetto, il contadino, me e la chitarra, io rispondo al saluto con un sorriso e mi assopisco nel tramonto.
 
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21 settembre 2007,4:05 PM
ognuno di noi ha una storia, ognuno di noi è una storia. io sono qui per raccontare la mia. sì ok, un po' a pezzetti forse. ma la vita è questa in fondo. un' accozzaglia di momenti, che se hanno fortuna, non rimangono sospesi nel nulla ma si concretizzano in un'idea, una frase, uno sguardo, un incontro. sei lì che registri momento su momento, come su una cassetta vecchia vecchia, di quelle con i cosi bianchi dietro di plastica ingialliti e la custodia di cartone che puzza come un libro antico trovato su una bancarella. dicevo, sei lì che registri e sembra che il nastro sia sempre lo stesso, anche se i programmi e i film che ci registri sopra cambiano. non ha importanza, quel che conta veramente è non impallarsi a guardare uno schermo pieno di puntini bianchi e neri impazziti. io lo chiamo effetto-formicaio, sembra di vedere dentro un formicaio pieno di formiche cocainomani sovraffolato. dove sembra esserci un gran movimento è vero, ma che non porta a nulla, che non delinea nulla. piccole formichine impazzite che brulicano sullo schermo a velocità supersonica.
sposta lo sguardo, fai altro. non stare lì a guardare cose che non ti interessano. o guardi il nulla perchè ti ci riconosci?
 
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06 settembre 2007,9:32 AM

forse è un po' presto, ma si sente già in giro aria d'autunno. ha un suo odore, ti avverte che la spensieratezza dell'estate se ne va e che rimangono al suo posto tante foglie morte per terra. che quando ci cammini in mezzo fa un fruscio, e non vedi quello che c'è sotto. il sole si fa sempre piu' basso sull'orizzonte, e affacciandosi tra gli alberi rossi e gialli, ti fa dimenticare quel poco di verde sbiadito che rimane. I colori si fanno intensi e si michiano nell'aria creando un atmosfera malinconica, sospesa. è un tramonto continuo, in autunno. ti viene il magone e non sai perchè, ma non è un magone poi così triste.. è piu' del tipo che fa riflettere, che ti fa pensare. con l'autunno tornano le responsabilità, insieme ai maglioni pesanti. é incredibile come si riesca a inscatolare il tempo. una mattina ti alzi e dici: l'estate è finita. senza passaggi graduali, senza fade out, paf, finita. beh, pazienza, andiamo avanti. proprio ora che stavo diventando una creatura marina. tutti i giorni in acqua. ancora un mese, e mettevo su le branchie. all'anno prossimo, pesciolini.
guardo fuori e vedo danzare le prime foglie che si staccano, stanche di un estate durata troppo poco.
 
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03 settembre 2007,2:28 PM


Il signore al centro della foto è un prete. un don qualcosa. eh, ieri si è suonato in parrocchia. è stata una bella soddisfazione suonare riff demoniaci e sabbattiani in un simile contesto. Non so nemmeno come abbiamo fatto a procurarci un concerto in un posto simile, una festa della musica organizzata dalle opere parrocchiali. gli avvocati del diavolo. nonostante gli incassi della serata fossero devoluti al restauro degli affreschi nella vicina chiesetta, è stata lodevole l'organizzazione dell'evento, che non ha escluso dalla manifestazione l'unico gruppo con un repertorio a tratti anticlericale, sicuramente sulfureo. noi la vicina chiesetta abbiamo provato a buttarla giu' con i nostri riff. ma ha resistito. sicuramente pero' gli affreschi avranno qualche crepa in piu'. sara' stato il contesto che ci ha motivati, ma il live è stato davvero macignoso. riff come pugni in faccia.



suonare è una cosa bellissima, chi non è mai salito su un palco, per quanto modesto, non può capire la sensazione che ti accompagna e ti guida quando suoni. è un orgasmo costante, è esaltazione, è una cosa che non vorrei mai rinunciare a fare. se non avessi la musica, la mia vita sarebbe smorzata di intensità in una maniera spaventosa.




ah per la cronaca, il prete della foto ha apprezzato.


 
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