05 maggio 2007,6:45 AM



periodo di novita', di cambiamento, ma soprattutto di pensieri.

la sensazione di essere in balia di una corrente e di poter fare poco per controllare la direzione da prendere. mi sento fragile, in un modo in cui non mi sentivo da tempo. vorrei premere un tasto che mi permetta di scorrere in avanti, come si fa con un film, quando hai voglia di passare alla scena successiva. vedere che succedera', vedere gli sviluppi di tutto questo. tante parentesi aperte, nessuna chiusa. questa e' la sensazione che provo. non mi sembra di avere niente di concreto tra le mani. volendo essere oggettivi, di stimoli ce ne sono ultimamente. stimoli per rinnovarmi, per cambiare quelle cose di me che ancora sento incomplete. e per ricostruire piu' cose. sto cercando di vedere la positivita' implicita' in questi processi, ma non e' una cosa automatica. devo combattere costantemente con la parvenza di irrisolto che aleggia nella mia vita ora. ho pensato che il fatto di trovarmi in questo particolare periodo mi faccia guardare a quello che ho, alle mie sicurezze, per poterlo superare meglio. ma il punto critico forse e' che non sento di avere nessuna sicurezza, per adesso. ma so che e' una visione fuorviante data dal troppo pensare. le sicurezze possono non essere le stesse. possono cambiare. ed e' il cambiamento di queste che forse mi spaventa. i cambiamenti mi hanno sempre messo un po' di ansia. so che sono una cosa positiva, in ogni caso, perche' fanno crescere, e non e' solo una stronzata retorica. ma e' come se a volte non ne sentissi il bisogno. questo non significa che non ne abbia bisogno. ho un atteggiamento mentale da rottamare. bastano due o tre cose che mi scombussolano un po' la vita ed ecco che le mie giornate si trasformano in un guardarsi costantemente dentro a cercare quello che non va, senza guardare fuori per vedere tutto quello che c'e' di bello in giro.


im the man in the box buried in my shit.


che fare dunque?


mi viene in mente una parola che mi sono dato come dogma qualche mese fa: riscatto. riscatto da un atteggiamento mentale che presuppone un limitarsi. uscire da questa scatola in cui ho rimesso la mia testa, questa scatola che avevo messo via e che ora mi e' ritornata tra le palle.

provero' a prenderla a calci, senza la mia testa dentro pero'.


 
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1 Comments:


  • At 9:25 AM, Anonymous Anonimo

    Tranquillo Metal... quando pensi troppo, chiedi a qualcuno, se quello che pensi ha anche solo un fondamento nella realtà...ti dirà di no!!! Pensi pensi pensi pensi e poi arrivi che neanche ti ricordi dove avevi cominciato, sembra quasi che pensare porti solo altro pensare, azione inconcludente. Il nostro modo di pensare ( e dico mio e tuo )è solo una via di fuga, da una realtà che richiede sforzi ben più maggiori del solo chiudere gli occhi e mettere in moto il cervello. Oltretutto ho scoperto in maniera empirica che è meglio suddividere le giornate e le settimane in piccoli traguardi. Spoglia i tuoi interessi di tutte quelle cose di cui, se ci pensi bene, non te ne frega un cazzo, e alla fine ottieni una serie di piccole cose ( in numero limitato ) che ti fanno stare bene e di cui non puoi fare a meno, falle e se non sarai FELICE perlomeno sarai TRANQUILLO ( e comunque non avrai il tempo di pensare troppo ). Io adesso faccio così. Prova e poi fammi sapere.

    P.S. Si rischia sempre di ricascarci, ma è questione di esercizio. "Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità".

    Grande Metal

    Willy ( Wezerewerewewagliò )