la notte, che sfuma nel giorno. quell'insieme di sensazioni che si mischiano insieme.. sei stanco, ma non riesci o non vuoi dormire. e ti godi lo spettacolo che va avanti da miliardi di anni, simile ma mai uguale. perche' ogni alba e' diversa da un'altra. i colori saltano fuori lentamente, timidamente. quasi hanno paura a mostrarsi, tuffandosi in un'oscurita' che non puo' accoglierli. e le tenebre pian piano cedono il posto al mondo, che rispunta fuori nelle sue forme fino a qualche attimo prima negate. le stelle vanno a dormire, ma una si sveglia e tinge il nero di rosa, rosso, viola, verde, azzurro, e tutti gli altri. ci sono proprio tutti, se guardi bene. e ci sei anche tu, che guardi tutto questo, e ti senti piccolo, infinitamente piccolo, ma felice. perche' ti puoi godere qualcosa che ti si mostra nel suo silenzio in tutta la sua ricchezza, prima che la citta' riprenda a brontolare, e la senti un po' tua. stare davanti ad un'alba e' qualcosa di intimo. ed e' incredibile come in questo momento i pensieri viaggiano piu' veloci, sono piu' chiari, piu' niditi..ti percepisci meglio. sai qual'e' il tuo posto, la tua dimensione. e ti dici che e' un peccato che per tante notti ti sei negato tutto questo...
Ho sempre pensato che il modo migliore per fare dell'autoanalisi è quello di analizzare il singolo in rapporto all'infinito. Il contrasto è spiazzante ma chiaro e definito. Mai come di fronte al cielo il singolo si scontorna ed esce dalla fotografia, per un attimo pur essendo di fronte al totale sei capace di leggere e capire il particolare...
...e l'alba, come il tramonto è il cielo all'ennesima potenza...
Willy