09 dicembre 2006,7:28 AM

ho capito l'importanza del condividere le cose con qualcuno.
ho capito l'importanza di vivere le cose da soli.

che scoperta, complimenti, hai vinto un mappamondo.

ma l'ho capito fino in fondo solo ieri sera, sotto la pioggia.

per una serie di circostanze, sono uscito da solo. ma sapevo dove andare. consapevole che la serata si sarebbe evoluta.

prima, un duo in acustico, due voci che si intrecciano diverse, genuine. chitarre scordate in tonalita' sperimentali, una ragazza dalla voce armoniosa. non capivo quello che diceva, anche se cantava in italiano, ma non mi importava in fondo, tanto bella era la sua presenza e la sua voce. e poi de andre' rivisitato da un sosia di page.

in mezzo a sconosciuti ho provato calore. ho parlato con chi credevo fosse una presenza remota, una comparsa, per trovarci un'amica porzione singola, con cui condividere birra e parti di cuore.

sguardi intensi e fugaci con chi non era sola.

dopo, una passeggiata. da solo, come quelle che tempo fa facevo davvero spesso, per confondermi o schiarirmi le idee.

ho alzato gli occhi al cielo, nero e gravido d'acqua, e ho sorriso. la pioggia non e' riuscita a spegnere il tepore che avevo ancora addosso.
 
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3 Comments:


  • At 4:38 AM, Anonymous Anonimo

    La passeggiata in solitaria è un rito a cui non rinuncio neanche qui' in Francia. E' un 'alienarsi volontario per ricercare se stessi. Ma non nella staticità di una stanza, che spesso puo' soffocare ma, nella dinamicità degli spazi aperti, in cui sullo scorrere della scenografia si puo' ritrovare lo scorrere dei pensieri.

    Willy

     
  • At 5:44 PM, Anonymous Anonimo

    Prendo tempo. Rifletto, ripensando a tante cose che spesso ho dovuto tenere dentro, sublimare da solo, per poi scoprire con una certa ironia che è bello trovare persone che condividono le tue stesse sensazioni. Ognuno ha il suo tipo di passeggiata "in solitario", forse non conta nemmeno il dove e il come, ma come dice giustamente Willy l'alienarsi, tuffarsi nel tuo abisso interiore fatto di paure, dubbi, insicurezze, voglie, sogni, speranze...

    Però la passeggiata che preferisco è quella con un fido compagno d'avventure. Cosa sarebbe Don Chisciotte senza il fido Sancho?
    La domanda sorge spontanea: chi? Senza pretese, vi lascio il mio commento per farvi partecipi del mio pensiero in merito...

    Un abbraccio sincero ad un amico con cui ho condiviso strettamente un bellissimo anno di studio...

    A quando una serata Tartan's Pub a risolvere indovinelli? (chissà se te la ricordi.... te la lancio così, afferrarla... una sfera dei ricordi - sarebbe bello filmarli così... FF docet - )

    Ema

     
  • At 4:14 AM, Blogger Al

    ricordo eccome ema...

    ho bisogno pero' di impararne di nuovi prima di intraprendere di nuovo una serata del genere, ma e' solo questione di tempo...