voglio partorire un' idea che diventi qualcosa di veramente concreto. inizialmente sara' sporca, piangera', avra' bisogno di cure costanti. ma poi comincera' a reggersi in piedi sulle sue gambe ancora troppo deboli per portarla lontano, ma abbastanza robuste per sostenerla.
poi iniziera' ad interagire' col mondo, a relazionarsi. diventera' adulta e in questo stato dovra' essere per sempre.
la creativita' e' un processo che puo' riguardare tutti, non serve essere artisti o segaioli, basta assaggiare un po' di mondo, masticarlo lentamente, digerirlo, ed espellere cio' che non ti serve.
se non crei subisci.
le idee servono a me stesso, gli altri ne possono fare tranquillamente a meno, troppo spesso lo dimentico.
ieri al supermercato ho visto un mio coetaneo con la sua ragazza, piu' piccola, incinta, con un'altro bambino nel passeggino di qualche anno. avevano l'aria di persone fatte e finite. chi ve lo fa fare di ricalcare un modello di vita così arretrato, vecchi prematuri. la sopravvivenza del genere umano non e' garantita dal fare bambini, sapete? semmai tutto il contrario. ci vuole un ridimensionamento. siamo in troppi, lo dico spesso. troppe persone, su questo pianeta, e poche idee in rapporto. la gravidanza e' il male.